Il Birrasofista: La Birra Artigianale
Benvenuti nell’angolo del Birrasoista di Sughero: dove malto e luppolo regnano sovrani!
Cominciamo subito con lo sfatare uno dei termini più abusati quando si parla di birra… la birra artigianale. La birra è la birra punto. Il problema è che la maggior parte della gente pensa che se un’etichetta, una birra per intenderci, sia diversa da quelle più conosciute: sarà una birra artigianale. E ovviamente non é proprio così ed il vero problema é che non c’é una definizione esatta. Sembra assurdo, ma in realtà é un concetto molto ampio con moltissime sfumature. Quindi cos’è la birra artigianale?
Una birra artigianale é una birra non pastorizzata non filtrata, prodotta da un birrificio indipendente, il cui obiettivo é trovare un suo gusto, una sua dimensione, delle volte anche estrema, andando contro le leggi del mercato che ti impongono un gusto più convenzionale.
Teoricamente c’é anche una limitazione sulla dimensione del birrificio e sui litri prodotti (200000 litri annui), però ci sono due linee di pensiero ed io non voglio essere in mezzo a due fuochi dunque le riporterò senza schierarmi.
Andrea Turco afferma nelle pagine del suo blog Cronache di Birra: “è possibile che una birra artigianale sia prodotta da qualcosa che non può essere considerato un microbirrificio: non esiste cioè una correlazione diretta tra le dimensioni aziendali e il prodotto finale”
Produzioni enormi riescono a mantenere tutte le caratteristiche di una birra artigianale.
Di parere opposto sembra essere Lorenzo “Kuaska” Dabove, unanimemente considerato il massimo esponente della birra artigianale in Italia. Lorenzo afferma che artigianale è una birra prodotta “(…) da un piccolo produttore in quantità limitate e spesso servita direttamente nel brewpub e/o fornita a pub, ristoranti o negozi della stessa area geografica”.
Quando vi parlavo di una definizione non proprio delineata, intendevo proprio questo.
cosa vuol dire birra artigianale? E cosa é una birra non filtrata e non pastorizzata?
Per dirla in parole povere é una birra viva, una birra che preserva i suoi sapori pronti ad esplodere sul palato.
La pastorizzazione e la micro filtrazione sono processi di ordinaria amministrazione nella produzione delle birre industriali. Questi processi permettono una maggiore conservazione e un aspetto più gradevole, meno torbido rispetto alle birre artigianali, uccidendo così lieviti e sapori. Uccidendo la birra praticamente.
Avete mai provato a bere una birra industriale a temperatura ambiente? …Fa schifo! Scusate la franchezza. Questo succede proprio perché a temperature più basse i sapori sono molto più ovattati, nascosti, mentre a temperature un pò più alte, poi dipende da birra e birra, tutti i nodi vengono al pettine, sia quelli positivi che quelli negativi.
Ok ma io dove posso comprare o bere la birra artigianale?
Beh, adesso diciamo dappertutto, bar, beer shop, supermercati tutti hanno. Un angolo dedicato alla birra artigianale e secondo me di alcuni birrifici ne avete già sentito parlare anche voi. Ve ne dico alcuni: birra del Borgo, Flea, Itenirs, Canediguerra. Quando andate a fare la spesa o al pub aguzzate la vista e troverete un mondo tutto da esplorare.
Spero che questo approfondimento vi sia piaciuto !
Siate curiosi e provate una birra che non avete mai assaggiato prima. Andate dove vi porta il vostro gusto. Non esiste lo stile perfetto e neanche la birra perfetta per tutti.
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Ciao Luca The BeerSofist